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“Pagine scelte”, progetto di lettura condivisa

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Questa settimana la lettura scelta è:

Primo Levi (1919 – 1987) da “Il sistema periodico” - Idrogeno

“Mi guardai intorno, e vidi in un angolo una comune pila a secco. Ecco quanto avremmo fatto: l'elettrolisi dell'acqua. Era un'esperienza di esito sicuro, che avevo già eseguito varie volte a casa: Enrico non sarebbe stato deluso.

Presi acqua in un becher, vi sciolsi un pizzico di sale, capovolsi nel becher due barattoli da marmellata vuoti, trovai due fili di rame ricoperti di gomma, li legai ai poli della pila, e introdussi le estremità nei barattoli. Dai capi saliva una minuscola processione di bollicine: guardando bene, anzi, si vedeva che dal catodo si liberava su per giù il doppio di gas che dall'anodo. Scrissi sulla lavagna l'equazione ben nota, e spiegai ad Enrico che stava proprio succedendo quello che stava scritto lí. Enrico non sembrava tanto convinto, ma era ormai buio, e noi mezzo assiderati; ci lavammo le mani, comperammo un po' di castagnaccio e ce ne andammo a casa, lasciando che l'elettrolisi continuasse per proprio conto.

Il giorno dopo trovammo ancora via libera. In dolce ossequio alla teoria, il barattolo del catodo era quasi pieno di gas, quello dell'anodo era pieno per metà: lo feci notare ad Enrico, dandomi piú importanza che potevo, e cercando di fargli balenare il sospetto che, non dico l'elettrolisi, ma la sua applicazione come conferma alla legge delle proporzioni definite, fosse una mia invenzione, frutto di pazienti esperimenti condotti nel segreto della mia camera. Ma Enrico era di cattivo umore, e metteva tutto in dubbio. Chi ti dice poi che sia proprio idrogeno e ossigeno? mi disse con malgarbo. E se ci fosse del cloro? Non ci hai messo del sale?

L'obiezione mi giunse offensiva: come si permetteva Enrico di dubitare di una mia affermazione? Io ero il teorico, solo io: lui, benché titolare (in certa misura, e poi solo per " transfert") del laboratorio, anzi, appunto perché non era in condizione di vantare altri numeri, avrebbe dovuto astenersi dalle critiche. Ora vedremo, dissi: sollevai con cura il barattolo del catodo, e tenendolo con la bocca in giú accesi un fiammifero e lo avvicinai. Ci fu una esplosione, piccola ma secca e rabbiosa, il barattolo andò in schegge (per fortuna lo reggevo all'altezza del petto, e non piú in su), e mi rimase in mano, come un simbolo sarcastico, l'anello di vetro del fondo.

Ce ne andammo, ragionando sull'accaduto. A me tremavano un po' le gambe; provavo paura retrospettiva, e insieme una certa sciocca fierezza, per aver confermato un'ipotesi, e per aver scatenato una forza della natura. Era proprio idrogeno, dunque: lo stesso che brucia nel sole e nelle stelle, e dalla cui condensazione si formano in eterno silenzio gli universi.”

PROGETTO:

“Pagine scelte” è un’idea condivisa con gli studenti della biblioteca Sant’Agostino “Padre Tommaso Autiero”.

Chiunque può partecipare inviando una pagina letta e particolarmente amata, insieme con il  frontespizio del libro dal quale è tratta, eventualmente con poche righe di motivazione della scelta o commento, all’indirizzo: paginescelte@santagostinoriabilitazione.it

Sarà pubblicata nelle pagine Facebook “I ragazzi della biblioteca Sant’Agostino” e “Istituto Sant’Agostino”, oltre che nel sito www.santagostinoriabilitazione.it

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